venerdì 28 dicembre 2012

Tobin Tax: un’imposta inutile e dannosa.


L’imposta sulle transazioni finanziarie, denominata Tobin Tax nel tentativo di accreditarla scientificamente, sarà introdotta nel prossimo anno e, secondo i più ottimisti osservatori, produrrà una riduzione dei volumi scambiati sul mercato azionario e dei derivati nell'ordine del 30%.
Nel 1972 il premio Nobel James Tobin, in seguito alla sospensione della convertibilità del dollaro in oro, propose l’introduzione di una tassa su tutte le transazioni effettuate sui mercati valutari al fine di stabilizzarli ed evitare, in tal modo, la speculazione di breve termine sulle valute.
Pertanto non sembra appropriato utilizzare il nome “Tobin Tax” per definire una tassa sulle transazioni finanziarie che ha l’unico obiettivo, per niente scontato, di procurare gettito fiscale.
Esiste, infatti, un precedente che dovrebbe far riflettere.
Nel 1984 la Svezia introdusse un’imposta dello 0,5% sulle transazioni che avevano ad oggetto azioni e stock options che, nel 1986,  fu estesa alle obbligazioni ed aumentata all’1%.
Le transazioni finanziarie crollarono, il mercato finanziario svedese migrò verso la piazza londinese ed il gettito fiscale previsto fu inferiore del 75% al previsto.
Questo provvedimento fiscale distrusse completamente il mercato finanziario svedese per cui nel 1992 la Svezia fu costretta a cancellare questa imposta ed il mercato interno ha impiegato 15 anni per tornare ai volumi del 1984.
Il provvedimento annunciato sconterà ulteriori elementi di amplificazione del danno.
Le tecnologie attuali consentono di operare attraverso la rete in tempo reale su tutti i mercati del mondo e pertanto è facile prevedere che la migrazione delle transazioni verso mercati più liberi sarà più massiccia e veloce.

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giovedì 27 dicembre 2012

Banca Stabiese: una banca campana ai vertici della classifica di Banca & Finanza

Nella speciale classifica degli Istituti di Credito italiani, redatta recentemente dalla rivista Banca & Finanza, troviamo al secondo posto la Banca Stabiese Spa (www.bancastabiese.it), nel segmento Banche Minori.
L'Istituto di Credito, fondato a Castellammare di Stabia (NA) nel 1933, deve il prestigioso "piazzamento" alla preziosa attività svolta a supporto dell'economia del territorio.
In passato, un altro Istituto di Credito campano era apparso in un'analoga classifica stilata dalla rivista Milano Finanza. Nel 2010, la Banca Promos Spa (www.bancapromos.it), Istituto attivo sul mercato internazionale dei capitali, si era piazzata al primo posto tra le banche leader nella creazione di valore.


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Quattro banche internazionali condannate per truffa aggravata

Truffa aggravata per oltre 100 milioni di euro ai danni del comune di Milano. Questo il reato per cui sono state condannate quattro banche estere che avrebbero "raggirato" l'amministrazione milanese proponendo nel 2005 un contratto derivato senza fornire una chiara informativa sui rischi dell'operazione.
Il Tribunale di Milano ha disposto la confisca dell'illecito profitto per un importo di quasi 90 milioni di euro e la condanna di 9 funzionari a pene comprese tra i sei e gli otto mesi.
Gli Istituti condannati, UBS, JP Morgan, Depfa Bank e Deutsche Bank, appartengono al gotha della finanza mondiale ed e' sconcertante che possano essersi resi responsabili di un tale reato.
Purtroppo, nei tempi recenti, prestigiose Istituzioni finanziarie di rilevanza globale hanno impegnato le cronache giudiziarie; a titolo di esempio la Deutsche Bank e' indagata, insieme ad altri Istituti, per la "manipolazione" dei tassi Euribor e, solo pochi giorni ora sono, per l'ipotesi di un'ingente evasione fiscale.
Questi eventi, tuttavia, non devono accomunare tutto il sistema bancario che contempla, soprattutto in Italia, operatori corretti e professionali che sono al fianco di privati ed imprese nello sviluppo dell'economia della nazione.

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#banche

mercoledì 12 dicembre 2012

Deutsche Bank: Accusa di evasione fiscale dopo l'indagine sullamanipolazione dell'Euribor.

Perquisizioni in varie sedi della banca in Germania, venticinque funzionari indagati e cinque alti dirigenti arrestati nell'ambito di un'inchiesta per una ingente evasione fiscale.
Secondo notizie di stampa, l'Istituto tedesco e' già al centro di un'indagine tesa ad accertare la manipolazione del tasso Euribor da parte di alcuni Istituti di Credito internazionali.
Queste notizie contribuiscono a screditare il sistema bancario minando quel rapporto di fiducia tra banca e cliente indispensabile per lo sviluppo delle attività economiche.
È' comprensibile il sentimento di riprovazione nei confronti di attività palesemente illecite tuttavia è importante non fare di ogni erba un fascio.
Ci sono banche ben distanti da tali logiche ed uomini e donne che lavorano nel sistema bancario con correttezza e professionalità ponendo al centro la tutela del rapporto con il cliente.
Occorre saper scegliere, preferendo quelle italiane e magari di dimensione locale, evitando grandi marchi le cui attività sono sovente discutibili.


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martedì 4 dicembre 2012

Banche: la disinformazione ad opera dei Talk Show

Il programma L' Ultima Parola manda in onda il 23 novembre un' intervista ad un non identificato "ex mediatore finanziario" che con fare misterioso rivela sorprendenti segreti che riguardano le operazioni illegali commesse da tutte le banche, senza eccezione alcuna.
In apertura, rispondendo ad una domanda del giornalista, l'esperto, che avrebbe per anni studiato "i sistemi per la capitalizzazione e l'elusione fiscale ??", sostiene che tutte le banche eludono il fisco effettuando trasferimenti di danaro all'estero, prevalentemente verso il Lussemburgo "attraverso una sorta di bonifico chiamato CRO".
Questi trasferimenti, secondo la Talpa, invece che da un "intendente di finanza" sarebbero controllati da un funzionario della banca "invitato a non vedere" tali operazioni in cambio di avanzamenti di carriera.
Anche i condoni fiscali ed i "Tremonti Bond" sarebbero stati un regalo della politica alle banche ed infine le piccole banche, che ovviamente eludono come le grandi, attuerebbero sistematicamente una sorta di "tosatura" dei conti correnti, sottraendo periodicamente ed in modo illecito piccole cifre che cumulate costituirebbero ingenti ricavi per il sistema.
Purtroppo nessuno ha spiegato al cronista, tutto preso dalla costruzione dello "scoop" farlocco, che la sigla CRO significa Codice Riferimento Operazione, e' un codice numerico di undici cifre mediante il quale gli Istituti di Credito identificano univocamente le transazioni bancarie che sono pertanto tracciate ed identificabili.
Nessuna procedura o norma prevede la presenza di un "intendente di finanza" per effettuare un bonifico e sarebbe inoltre interessante capire in che modo i condoni fiscali abbiano portato ingenti profitti alle banche.
Quanto poi alla supposta erosione perpetrata dalle piccole banche a favore dei correntisti, basta conoscere un minimo i sistemi organizzativi di un Istituto di Credito per capire che tali affermazioni se non fatte in malafede sono opera di una mente estremamente creativa e fantasiosa.
E' superflua qualsiasi considerazione sulla professionalità degli addetti alla trasmissione ma ci si domanda se sia questa l'informazione di cui il servizio pubblico deve farsi carico.

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domenica 2 dicembre 2012

Mutui: ammortamento francese o italiano

L'ADUSBEF ha iniziato una nuova crociata contro gli Istituti di Credito in relazione al metodo di ammortamento utilizzato per le operazioni di mutuo.
Il Senatore Lannutti, parlando addirittura di "lupara Banca", ha sostenuto, nel corso di una trasmissione televisiva, che le banche trarrebbero ingenti ed illeciti profitti dall' applicazione del modello di ammortamento cosiddetto "francese" al posto di quello "italiano".
I due metodi di calcolo differiscono per il fatto che il primo prevede il pagamento di quote costanti, mentre il secondo prevede quote decrescenti.
In termini finanziari i due metodi sono equivalenti per cui, se si esclude la possibile disonestà intellettuale dell'associazione a caccia di clienti, non si comprende il fondamento della questione che sembra assolutamente strumentale.
Sorprende, inoltre, che i media si prestino a supportare iniziative di questa qualità.

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