L'ABI - Associazione Bancaria Italiana ha reso noto il rapporto sui bilanci 2012 dei primi 39 gruppi Bancari Italiani.
I dati mostrano un aumento della patrimonializzazione dei nostri Istituti ma, al tempo stesso, assistiamo ad un crollo verticale della redditività che si riduce anche in confronto al già modesto livello dell'anno precedente.
Il ROE - Return on Equity, indice che misura la redditivita' al netto delle componenti straordinarie, passa dal 2,38% del 2011 allo 0,47% del 2012, mentre l'utile consolidato e' sceso dell'80%, passando da 5 ad 1 miliardo di euro.
Purtroppo il sistema bancario risente pesantemente di due elementi; il rischio sovrano, che sta rendendo difficile e costosa la raccolta a medio-lungo termine, e la prolungata recessione, che sta provocando un aumento delle insolvenze di famiglie ed imprese.
Le sofferenze ed i crediti dubbi sono passati nell'anno da 16,7 a 26 miliardi di euro, costringendo le Banche ad un forte irrigidimento dei criteri di analisi e di selezione del credito.
Per fronteggiare la riduzione dei profitti, gli Istituti di Credito hanno operato per ridurre i costi di gestione ed aumentare l'efficienza gestionale; le spese amministrative sono diminuite del 2,2% e quelle del personale del 2,7%.
Gli effetti di questa politica di austerità' si sono concretizzati in oltre 900 sportelli chiusi ed in una riduzione degli organici di circa 10.000 unità.
Questi dati evidenziano le difficoltà del sistema bancario che, oltre alle problematiche sopra riportate, soffre il peso di una crescente burocrazia e sostiene, senza corrispettivo, i costi necessari a fornire allo Stato l'indispensabile assistenza, a titolo di esempio, nel contrasto ai reati contro il patrimonio, alla lotta all'evasione fiscale, al riciclaggio.
La scarsissima redditività deve poi essere vista come un problema dell'intero sistema economico.
Ai livelli attuali non c'e' nessuna possibilità di patrimonializzare ulteriormente gli Istituti di Credito in quanto nessun investitore è disposto a finanziare investimenti con una redditività inferiore al mezzo punto percentuale.
E' indispensabile pertanto che, unitamente a tutti gli sforzi per uscire dall'attuale recessione, si tenga conto delle difficoltà del sistema favorendo, anche mediante semplificazioni e l'eliminazione di inutili incombenze, il ritorno ad una redditività accettabile.
Solo in questo modo le Banche potranno attirare quei capitali necessari alla crescita ed allo sviluppo dell'apparato produttivo del paese.
Solo in questo modo le Banche potranno attirare quei capitali necessari alla crescita ed allo sviluppo dell'apparato produttivo del paese.